Visioni
La dimensione del desiderio
Berlinale In concorso il graffiante film di Sebastiàn Lelio, «Una mujer fantastica». Il regista cileno continua a raccontare figure femminili che la società mette ai margini
Berlinale In concorso il graffiante film di Sebastiàn Lelio, «Una mujer fantastica». Il regista cileno continua a raccontare figure femminili che la società mette ai margini
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 14 febbraio 2017
Cristina PiccinoBERLINO
Ieri è stato il giorno di Call Me by Your Name, il nuovo film di Luca Guadagnino (nel frattempo già sul set del remake di Suspiria), che è anche l’unico titolo italiano della Berlinale – nella sezione Panorama Special dopo l’anteprima al Sundance (ne ha parlato su queste pagine Giulia D’Agnolo Vallan): il racconto di un’estate del 1983, e di un amore vissuto con l’impeto assoluto dell’adolescenza come scoperta del corpo, dell’erotismo, della seduzione. Un ragazzino e un giovane uomo poco più grande di lui, amico dei genitori, che li ha raggiunti in Italia dove si trasferiscono per lunghe vacanze....