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La dipendenza tecnologica alla base della storica depressione del Pil
Imprese Siamo sicuri che la spesa in ricerca e sviluppo, così come gli investimenti in macchinari, siano più bassi di quelli di altre strutture economiche con cui dobbiamo misurarci? La domanda di lavoro delle imprese è troppo distante dai livelli (alti) di qualificazione dei nostri studenti. La cosiddetta fuga dei cervelli ne è una perfetta esemplificazione
Imprese Siamo sicuri che la spesa in ricerca e sviluppo, così come gli investimenti in macchinari, siano più bassi di quelli di altre strutture economiche con cui dobbiamo misurarci? La domanda di lavoro delle imprese è troppo distante dai livelli (alti) di qualificazione dei nostri studenti. La cosiddetta fuga dei cervelli ne è una perfetta esemplificazione
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 17 marzo 2021
Prima Ciocca e poi Manfredi e Nencioni, sul manifesto, forse ancor prima Pennacchi, hanno dedicato tempo ed energie nel tentativo di intercettare la debolezza e/o forza-limiti e/o occasioni dell’attuale assetto economico e industriale dell’Italia. Da un lato è indagata la relazione produttività-innovazione-progresso tecnico (comprensivo dell’accumulazione di capitale), da un altro lato si riflette sulla perdita della centralità dell’investimento “innovativo” legata al laissez-faire e all’abbandono della programmazione. Qui proponiamo un diverso approccio metodologico. Dove si colloca nella geografia economica internazionale il nostro sistema produttivo? La maggior parte dei settori produttivi italiani, tra cui figurano molti comparti centrali per il nostro modello...