Cultura

La dodicesima volta, spettri dall’Isonzo

La dodicesima volta, spettri dall’IsonzoCaporetto, 1917

Grande Guerra Un percorso di letture intorno a Caporetto, luogo fisico ma anche sineddoche della disfatta

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 3 novembre 2017
Come poté avvenire che una battaglia, per l’esattezza la dodicesima combattuta sull’Isonzo, durata una quindicina di giorni, assumesse i contorni di una sconfitta dai toni catastrofici, con quarantamila morti e feriti, duecentottantamila prigionieri e trecentocinquantamila sbandati da parte italiana? Perché la sua memoria, ovvero la ridda di ricordi, interpretazioni, attribuzioni di colpe, mancate assunzioni di responsabilità, accompagnò tutto il primo dopoguerra, fu anestetizzata dal fascismo e riprese poi vigore nell’età repubblicana, quasi si trattasse di una capitolo di storia che non poteva né doveva essere chiuso? Se la pubblicistica rimane ancora oggi terreno di dispute piuttosto stanche e scontate, la...

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