Visioni

La donna che guarda

La donna che guarda

La prima volta a Cannes Di ritorno dalla Croisette persone, luoghi e film che più sono rimasti nella mente. E nel cuore

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 26 maggio 2015
La cosa che ho fatto di più è guardare. Ma non guardare, come sarebbe stato ovvio, immagini impressionate su pellicola (oramai su supporto digitale) per far sognare un pubblico, piuttosto quello stesso eventuale pubblico che marciava in ogni direzione per ogni viale, rue, vicolo nascosto di questa cittadina deliziosamente di facciata, come una bellissima torta fatta di cartone su cui è posato, per vezzo, uno strato di pasta di zucchero colorata. Ho spulciato le fanciulle, le tardone, le modelle, le escort, i nuovi uomini dalle sopracciglia disegnate dall’estetista, gli hipster con la barba lunga e curata, gli shabby-freak con i...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi