Cultura
La falsificazione rompe le regole
Mostre Un percorso alla ottava edizione della Biennale di Berlino per cercare di classificare la storia antica e recente. In compagnia di Shilpa Gupta, Irene Kopelman e Beatriz González
Beatriz González, «Boceto de cargueros para pictografia»
Mostre Un percorso alla ottava edizione della Biennale di Berlino per cercare di classificare la storia antica e recente. In compagnia di Shilpa Gupta, Irene Kopelman e Beatriz González
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 3 giugno 2014
Michela BecchisBERLINO
Negli intenti del curatore della Biennale Juan A. Gaitán e del suo gruppo, Berlino viene trasformata nell’espressione cartografica di una cultura prima coloniale e divisa per censo, dopo postcoloniale e migrante che ha separato la città e le sue architetture per essere città in bilico tra Oriente e Occidente, tra delimitazioni e cancellazione di confini, identità e modificazione, assunti critici e libertà di espressione. E questo instabile equilibrio di coppie quasi antitetiche, insieme alla dislocazione in punti della città tanto strategici quanto distanti tra loro, frammenta l’idea curatoriale che non sempre si ricompone nello sguardo del visitatore, ma che anzi...