Visioni

La favola pugliese senza happy end

La favola pugliese senza happy endL'osso duro – foto Vito Mastrolonardo

A teatro Con la scadenza dei bandi europei, queste creative residenze teatrali lasciano artisti e compagnie senza protezione economica

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 27 settembre 2014
Nei paesaggi delle arti sceniche pugliesi, fiori ne sono sbocciati molti in questi ultimi anni, tanto da conferire la qualifica di felix all’intera regione – come fu per la Romagna un paio di decenni fa. E a Taranto se ne stanno apprezzando di preziosi, non solo per la sua condizione di marginalità geografica, ma ancora di più per la devastazione di un territorio assoggettato alle peggiori gestioni industriali italiane. Proprio nel quartiere di Tamburi, quello più rosso di polveri dell’Ilva, è sorto il Teatro Tatà, per l’impegno di Crest, storica compagnia di ricerca, che appunto con la creazione del sistema...

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