Europa
La felice Estonia oggi al voto, ma si affaccia l’ultra destra
Urne 100% digitali La robusta crescita economica dovrebbe garantire il bis alla grande coalizione al governo, ma il partito xenofobo è dato in crescita
Mart Helme (secondo a destra), leader del partito di estrema destra Erke; sotto il premier Juri Ratas trasporta materiale elettorale – LaPresse
Urne 100% digitali La robusta crescita economica dovrebbe garantire il bis alla grande coalizione al governo, ma il partito xenofobo è dato in crescita
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 3 marzo 2019
Giusto 30 anni fa le grandi manifestazioni del Fronte Popolare a Tallin scossero fin dalle fondamenta il potere sovietico e nel giro di un paio d’anni condussero all’indipendenza dell’Estonia e alla dissoluzione dell’Urss. Oggi l’Estonia che si avvia al voto (ma niente seggi, il voto qui è rigorosamente online da anni) è un paese molto diverso. Lo Stato baltico è membro della Ue dal 2004, ha adottato l’euro e negli ultimi anni ha conosciuto una robusta crescita economica. Nel 2018 il Pil è cresciuto del 4,9%, il suo reddito pro capite è di 23mila euro annui che però schizza a...