Cultura
La felice ritrosia dell’arte
Ritratti Un’antologica a Buenos Aires le rende omaggio con duecento opere, volumi rari, fotografie. «Può dare gioia solo la rappresentazione di un mondo perfetto dove tutto sia ordinato, dai contorni nitidi e dai colori limpidi»
Norah Borges in un fotomontaggio fra le sue opere e una foto del fratello, Jorge Luis Borges
Ritratti Un’antologica a Buenos Aires le rende omaggio con duecento opere, volumi rari, fotografie. «Può dare gioia solo la rappresentazione di un mondo perfetto dove tutto sia ordinato, dai contorni nitidi e dai colori limpidi»
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 2 gennaio 2020
Si intitola Norah Borges. Una mujer en la vanguardia, la si può visitare fino al marzo del prossimo anno nel Museo de Bellas Artes di Buenos Aires e si presenta come qualcosa di più che una mostra antologica dedicata a un’artista insolita: le duecento opere recuperate con pazienza dal curatore Sergio Baur ed esposte insieme a fotografie, volumi rari, citazioni, alludono infatti anche alla storia culturale di una città e ai legami tra «due rive» unite da una lingua comune, ma separate da un oceano e da storici rancori. Nata nel 1901 e morta nel 1998, nel corso della sua...