Lavoro

“La Fiat a noi non ci impacchetta”

“La Fiat a noi non ci impacchetta”Le linee della Fiat di Pomigliano

I delegati Il congresso Fiom e i nuovi spot della Fiat: "Sono un'offesa, molti di noi sono in cassa da anni. Altro che cuori spezzati e operai che ballano: Marchionne ci dica il suo piano". E intanto per la Irisbus si apre uno spiraglio

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 12 aprile 2014
“Se ci provassero, a impacchettare la mia macchina, mi incazzerei di brutto. E così la pensano gli altri operai”. Ciro D’Alessio, delegato Fiom alla Fiat di Pomigliano, non ha molto gradito le nuove tecniche di marketing del Lingotto. “Sono venuti anche da noi – racconta – Mettevano quel cellophan, poi il cuore spezzato: e ti dicevano che devi comprare italiano, che la Fiat fa ottime offerte. Ma certo ci vuole faccia: hanno la sede legale e pagano le tasse all’estero, però noi dobbiamo comprare italiano. Io peraltro non ho manco i soldi per acquistare un’auto, sto in cassa da 4...

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