Politica
La finanza creativa del Def
L'analisi Il documento economico del governo ricorre alla vecchia politica democristiana: partite di giro fiscali e rinvio delle scelte. Restano le riforme "simboliche" da far vedere all'Europa e la peggior politica sul lavoro degli ultimi decenni
Renzi e Padoan a Palazzo Chigi – Reuters
L'analisi Il documento economico del governo ricorre alla vecchia politica democristiana: partite di giro fiscali e rinvio delle scelte. Restano le riforme "simboliche" da far vedere all'Europa e la peggior politica sul lavoro degli ultimi decenni
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 2 ottobre 2014
Forse non ci sono parole per spiegare lo stato confusionale del governo. In molti potrebbero sostenere che si tratta di protervia. Altri direbbero che sostengono delle politiche sbagliate. Ma le informazioni che rimbalzano dal Ministero dell’economia circa la Legge di Stabilità, così come il Def, sono lo specchio fedele dell’assenza di politica economica. Il dubbio che il Jobs act e l’articolo 18 siano solo la foglia di fico per nascondere lo stato confusionale del governo è più di un sospetto. Non a caso il governo italiano e il ministro Padoan rinviano il pareggio di bilancio al 2017, reclamando lo stato...