Visioni

La fine del mondo nell’inquietudine dell’adolescenza

La fine del mondo nell’inquietudine dell’adolescenza

Cinema Oggi in sala, vietato dalla censura italiana ai minori di 14 anni, «L’ultima ora» di Sébastien Marnier. Un film politico che attraverso il genere interroga il nostro tempo su cui incombe la catastrofe ecologica

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 4 luglio 2019
Tra i riferimenti di Sébastien Marnier per L’ultima ora, il suo secondo film – presentato alla Mostra di Venezia 75 e ora in sala con Teodora – ci sono Carpenter, Lynch, Cronenberg e ai giovani interpreti per prepararsi alle riprese il regista francese ha fatto vedere Il villaggio dei dannati e Il nastro bianco di Haneke. La sua scommessa (dichiarata) è quella infatti di un cinema politico attraverso il genere, tendenza questa che oggi sembra oggi comune – pensiamo ai numerosi zombie visti all’ultimo festival di Cannes – e che Marnier, anche autore della sceneggiatura, dal romanzo di Christophe Dufossè...

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