Visioni

La fine dell’occidente

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Cinema In sala il Leone d'oro Roy Andersson, Un piccione seduto sul ramo riflette sull'esistenza, 39 piani sequenza per narrare il mondo che scompare

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 19 febbraio 2015
Conclusione della trilogia «sull’essere un essere umano», Un piccione seduto sul ramo riflette sull’esistenza ha conquistato il Leone d’oro all’ultima Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Primo film realizzato interamente in digitale da Roy Andersson, ha conquistato la giuria del festival guidata dal compositore Alexandre Desplat. Composto da trentanove piani-sequenza, tutti composti ed eseguiti impeccabilmente, fotografati da István Borbás (che ha anche consigliato l’autore svedese su come gestire la transizione dalla pellicola al digitale), il film è una reinvenzione eliotiana sugli uomini vuoti il cui mondo scompare non con un boato ma un lamento. Un cadaverico aplomb surrealista, da teatro delle...

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