Europa
La firma dei killer, noti alla polizia e ai servizi segreti
Veri e propri commandos, da come si muovono, da come sparano. Non a raffica per non sprecare cartucce, ma con uno-due colpi su ogni vittima, come il poliziotto ferito, freddato […]
Veri e propri commandos, da come si muovono, da come sparano. Non a raffica per non sprecare cartucce, ma con uno-due colpi su ogni vittima, come il poliziotto ferito, freddato […]
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 9 gennaio 2015
Veri e propri commandos, da come si muovono, da come sparano. Non a raffica per non sprecare cartucce, ma con uno-due colpi su ogni vittima, come il poliziotto ferito, freddato con un solo colpo dal killer che, continuando a camminare, raggiunge la macchina e, prima di salire, raccoglie con calma una scarpa caduta. Ma quando i due, con una preparazione da forze speciali, cambiano macchina, «dimenticano» (secondo la versione della polizia) sulla prima vettura una delle loro carte di identità. Firmano così ufficialmente l’attentato. Poche ore dopo si conoscono in tutto il mondo i loro nomi e le loro biografie:...