Europa
La firma dell’Isis sulla strage. Cresce la paura, killer in fuga
Dodici morti e quarantotto feriti, lo Stato Islamico rivendica l’attentato: «È una vendetta per gli attacchi in Siria». Irruzione delle squadre speciali Sek nell’hangar dei rifugiati a Tempelhof. Dispersa una ragazza italiana
Il tir che è stato lanciato sul mercatino di Natale di Breitscheidplatz, allestito nelle strade di Charlottenburg, nel centro di Berlino. In basso il luogo dell'attentato il giorno dopo – LaPresse
Dodici morti e quarantotto feriti, lo Stato Islamico rivendica l’attentato: «È una vendetta per gli attacchi in Siria». Irruzione delle squadre speciali Sek nell’hangar dei rifugiati a Tempelhof. Dispersa una ragazza italiana
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 21 dicembre 2016
Sebastiano CanettaBERLINO
La «notte del terrore» di Berlino dopo la strage al mercatino di Natale, il blitz delle teste di cuoio nel centro-profughi della città e l’arresto dell’uomo sbagliato. Sono le «ore della paura» della cancelliera Angela Merkel che – vestita a lutto – tiene il punto invitando i tedeschi a non cedere al terrore. Dodici cadaveri e 48 feriti (compreso un italiano) solo in parte identificati, al contrario di Naved B, 23 anni, pakistano, rifugiato in Germania da febbraio, fermato e poi rilasciato perché «non si tratta dell’attentatore». L’agenzia di stampa dell’Isis, Amaq news agency, avrebbe rivendicato l’attentato chiamando il terrorista...