Alias
La fontana di Za’atari, una strada che porta in Siria
Intervista Un incontro con Margherita Moscardini a Reggio Emilia, in occasione della sua mostra alla Collezione Maramotti «Inventory. The Fountains of Za’atari» e alla riproduzione del primo modello di cortile con fontana nel parco Cervi
Particolare della mostra nella Pattern Room della Collezione Maramotti, Inventory. «The Fountains of Za’atari» – Foto Matilde Cenci
Intervista Un incontro con Margherita Moscardini a Reggio Emilia, in occasione della sua mostra alla Collezione Maramotti «Inventory. The Fountains of Za’atari» e alla riproduzione del primo modello di cortile con fontana nel parco Cervi
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 20 aprile 2019
Ha lavorato nel fango, girando intorno alla fontana numero 32 per giorni, ma finalmente Margherita Moscardini – un fisico da folletto dei boschi che sprigiona una grande energia e una concentrazione zen – può tirare un respiro di sollievo. La prima tappa del suo progetto è passato dalla carta alla terra (e all’acqua), in attesa che venga disseminato per l’Europa. Ha preso forma, è lì, nel parco Alcide Cervi, a Reggio Emilia, scala 1:1, grazie al sostegno di Collezione Maramotti e del comune. Inventory. The Fountains of Za’atari è un’utopia divenuta realtà: un’idea perseguita negli anni, fin da quando l’artista...