Cultura

La forma di vita che detta legge

La forma di vita che detta leggeIllustrazione di Marco Lovisatti

Saggi «Malavita» per le edizioni Mimesis. Una riflessione a più voci sul come la mafia sia diventata un modello per l’attività economica «ufficiale», cancellando così il confine tra legalità e illegalità

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 25 febbraio 2014
«Che cosa è la mafia?». La celeberrima e scontatissima domanda venne posta, nel 1980, da un magistrato romano a Frank Paulo Coppola, noto come [/ACM_2]threefingers («Tre dita») per via di una mutilazione guadagnata sul campo. Nel corso di una rapina in banca, Coppola si ritrovò infatti due dita della mano sinistra incastrate nella cassaforte e per liberarsi non esitò a tagliarsele. Una sorta di ferita simbolica, guadagnata col più consueto dei rituali pratici della mala estorsiva: la rapina. Ma, al tempo stesso, quella pratica si era rivelata un modo preciso per «indossare il sacro», ammantando d’aura la propria forma di...

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