La forza di nominare il mondo e i suoi vuoti
ITINERARI CRITICI «Vite lavorate. Corpi, valore, resistenze al disamore», di Cristina Morini per manifestolibri. Nel volume si ripercorre la trama del presente che sulle donne disegna il profilo di un modello fagocitante. Secondo l’autrice «è necessario mettere al centro la diversa inclinazione valoriale ed etica del lavoro produttivo rispetto al tempo improduttivo dell’amore». Questo diabolico mettere a profitto il sogno, la sostituzione del godimento compulsivo al desiderio, è lo smarrimento di sé in una miriade di comandamenti sociali che ci sfiancano
ITINERARI CRITICI «Vite lavorate. Corpi, valore, resistenze al disamore», di Cristina Morini per manifestolibri. Nel volume si ripercorre la trama del presente che sulle donne disegna il profilo di un modello fagocitante. Secondo l’autrice «è necessario mettere al centro la diversa inclinazione valoriale ed etica del lavoro produttivo rispetto al tempo improduttivo dell’amore». Questo diabolico mettere a profitto il sogno, la sostituzione del godimento compulsivo al desiderio, è lo smarrimento di sé in una miriade di comandamenti sociali che ci sfiancano