Internazionale
«La forza di protestare dei giovani a Teheran si è spenta»
Iran Intervista allo scrittore Mehdi Asadzadeh: «Quella di oggi è una calma che nasce dal senso di impotenza, dalla disperazione di chi vede la situazione peggiorare sempre di più e non ha fiducia nemmeno in un miracolo»
Lo scrittore iraniano Mehdi Asadzadeh
Iran Intervista allo scrittore Mehdi Asadzadeh: «Quella di oggi è una calma che nasce dal senso di impotenza, dalla disperazione di chi vede la situazione peggiorare sempre di più e non ha fiducia nemmeno in un miracolo»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 21 agosto 2018
«Nell’ultimo mese Teheran è stata teatro di numerose proteste: abbiamo visto i ricchi commercianti del bazar, nel centro della capitale, chiudere i loro negozi e scendere in strada; e abbiamo visto i giovani delle classi più povere della società gridare slogan contro il governo e scontrarsi con la polizia». A raccontarci questo, da Teheran, è lo scrittore Mehdi Asadzadeh. Classe 1987, vive nella capitale dove si è laureato in giurisprudenza e lavora come autore per il cinema, il teatro, la radio e la televisione. Ha pubblicato una raccolta di racconti e il romanzo breve L’ariete che nel 2015 era stato...