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La fretta «secessionista» di Bonaccini e il silenzio del Pd
Emilia Romagna Com’è possibile che una riforma che cambia l’assetto istituzionale dello Stato, sia discussa in forma semiclandestina nel tentativo di nascondere ciò che realmente è in gioco?
Emilia Romagna Com’è possibile che una riforma che cambia l’assetto istituzionale dello Stato, sia discussa in forma semiclandestina nel tentativo di nascondere ciò che realmente è in gioco?
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 luglio 2019
Ma per quale segreta ragione il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha fretta di concludere l’accordo con le altre due regioni, Veneto e Lombardia? È vessato da uno stato accentratore, è privato di risorse per la sanità o per la scuola, come accade al esempio, drammaticamente e ormai da anni, alla Calabria e ad altre regioni del Sud? Non è Bonaccini, oltre che presidente di una regione che per decenni ha vantato la più elevata tradizione civica d’Italia, un uomo politico del Pd? Ma allora siamo costretti a continuare con le domande: che partito è il Pd, perché tace sulla...