Visioni

La Friche, una «capanna» per vivere insieme

La Friche, una «capanna» per vivere insiemeLa terrazza sul tetto del centro culturale – foto di Jonathan-Livingston

Incontri Conversazione con Alain Arnaudet, direttore della cooperativa che gestisce il centro culturale nato nel 1992 a Marsiglia

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 12 gennaio 2021
A Marsiglia, a pochi passi dalla stazione centrale Saint-Charles, si estende il quartiere Belle de mai. Uno dei centri della resistenza durante la seconda guerra mondiale, storicamente abitato da operai, soprattutto immigrati italiani che lavoravano alla manifattura dei tabacchi, la seconda più grande di Francia. Il grande complesso industriale ha chiuso i battenti nel 1990, due anni dopo nei suoi locali è iniziata l’esperienza del centro culturale La Friche. Tutto è partito dal grande lavoro di rivalorizzazione e recupero degli spazi, tutt’ora in corso, affinché potessero essere dedicati alla creazione artistica. Vocazione che oggi si accompagna ad una vivace frequentazione...

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