Europa
La frontiera anti-rifugiati tirata su dalle ronde fasciste e dal fuoco del governo
L'isola dell'inferno Attivisti aggrediti a Lesbo, in mare la guardia costiera spara. I profughi in cammino lungo il fiume Evros sognando l’Europa. Sul confine gruppi di residenti imbracciano i fucili, polizia ed esercito ellenici restano a guardare La Grecia ora pensa di usare una nave come centro temporaneo per i migranti
Rifugiati al porto di Mitilene sull’isola di Lesbo – Ap
L'isola dell'inferno Attivisti aggrediti a Lesbo, in mare la guardia costiera spara. I profughi in cammino lungo il fiume Evros sognando l’Europa. Sul confine gruppi di residenti imbracciano i fucili, polizia ed esercito ellenici restano a guardare La Grecia ora pensa di usare una nave come centro temporaneo per i migranti
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 marzo 2020
Valerio NicolosiLESBO/EVROS
La tensione continua a salire nelle isole greche, il flusso di rifugiati siriani non si arresta e la gestione in terra dell’ordine pubblico continua a essere un problema. Nella notte tra il 2 e il 3 marzo, una nave dell’ong Mare Liberum che effettua il pattugliamento e il soccorso dei migranti a largo dell’isola di Lesbo, è stata avvicinata da un gommone con a bordo persone incappucciate, che prima hanno minacciato di sparare contro l’equipaggio volontario e successivamente gettato benzina sul ponte della barca minacciando di darle fuoco. Altri attivisti hanno denunciato atti di vandalismo nei confronti dei loro mezzi...