Internazionale

La frontiera europea divide il Niger

La frontiera europea divide il NigerMigranti in Niger – Getty images

Esternalizzazione dei confini Impugnata la legge anti-migranti. Due associazioni ricorrono alla Corte Ecowas: la misura approvata su pressioni Ue, ma viola i diritti umani e ostacola l’integrazione dei Paesi dell’Africa occidentale

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 24 settembre 2022
Le pressioni europee per contrastare i flussi di migranti sub-sahariani non hanno trasformato in un inferno soltanto la Libia. Lo stesso è avvenuto in Niger. Torture, violenze, stupri, detenzioni arbitrarie contro le persone in transito si sono moltiplicate nel paese crocevia delle rotte che dall’Africa occidentale puntano verso le rive del Mediterraneo. Tra le misure adottate per arrestare il fenomeno la più significativa è la «Legge sul contrabbando illegale di migranti», la numero 36 del 2015. Adesso l’associazione Jeunesse Nigérienne au Service du Développement Durable, parte del network Alarm Phone Sahara, e l’Association Malienne des Expulsé l’hanno impugnata davanti alla...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi