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La fuga bidone di Clerici e la città rinata che riabbraccia il Giro
Giro d’Italia, tappa 7 185 chilometri da Vasto all’Aquila, passando lungo costa e poi nell’interno dell’Abruzzo, tra cimiteri di guerra canadesi e sparuti ciuffi di ginestre, sullo sfondo il Gran Sasso innevato. Vince lo spagnolo Pello Bilbao da Guernika, Conti mantiene la maglia rosa
Pello Bilbao al traguardo – LaPresse
Giro d’Italia, tappa 7 185 chilometri da Vasto all’Aquila, passando lungo costa e poi nell’interno dell’Abruzzo, tra cimiteri di guerra canadesi e sparuti ciuffi di ginestre, sullo sfondo il Gran Sasso innevato. Vince lo spagnolo Pello Bilbao da Guernika, Conti mantiene la maglia rosa
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 18 maggio 2019
«3: 32. Io non ridevo». Era il 2010, da un anno esatto l’Aquila era stata devastata dal terremoto, e uscivano le prime intercettazioni dell’inchiesta sugli appalti del G8. Il business della ricostruzione faceva gola alla cricca che stava saccheggiando il Paese. Alle 3:32, quando la città crollò, gli aquilani e gli studenti non ridevano. Ridevano le iene che si preparavano al banchetto degli appalti. Il 2010 è stato anche l’ultimo anno che si è arrivati qui col Giro. Tappa lunghissima, giorno da lupi, freddo e acqua a catinelle. Più che nascere una fuga, si spezza da sé il gruppo intirizzito....