Cultura
La fusione passa per Oxford
Il caso Il reattore sperimentale Jet che sorge a pochi chilometri dalla cittadina inglese ha prodotto energia per 5 secondi. Un test di ciò che si potrà ottenere in futuro. Ma c’è ancora molta strada da fare: non è questa la soluzione all’emergenza climatica
L’interno del reattore sperimentale Jet a pochi chilometri da Oxford foto Eurofusion
Il caso Il reattore sperimentale Jet che sorge a pochi chilometri dalla cittadina inglese ha prodotto energia per 5 secondi. Un test di ciò che si potrà ottenere in futuro. Ma c’è ancora molta strada da fare: non è questa la soluzione all’emergenza climatica
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 10 febbraio 2022
Cinque maledetti secondi. Tanto è durata la reazione di fusione nucleare tra atomi di deuterio e trizio all’interno del reattore sperimentale Joint European Torus (Jet) installato nei dintorni della cittadina inglese di Oxford. In quei pochi istanti la fusione di deuterio e trizio ha prodotto 59 milioni di joule di energia. Non tantissima, in assoluto: basta per far bollire duecento litri d’acqua. Ma non si era mai riusciti a far funzionare un reattore a fusione per un tempo così lungo – o non così breve – a una potenza di 11 megawatt. «È il risultato di anni di preparazione da...