Cultura
La geografia delle reliquie del santo
Scaffale «Il sangue di San Francesco d’Assisi e il prodigio della liquefazione» di Massimo Santilli, per le Edizioni Archivio Tradizioni Subequane
Scaffale «Il sangue di San Francesco d’Assisi e il prodigio della liquefazione» di Massimo Santilli, per le Edizioni Archivio Tradizioni Subequane
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 29 marzo 2019
Una rete scarlatta di reliquie attraversa l’Europa dai tempi dei primi cristiani: frammenti, schegge, gocce ex carne, ossibus, corpore, capite, piliis, persino praecordis – l’intestino – e, più potente di tutte, ex sanguine, il rubicondo liquido ematico che fa da barometro e discrimine tra la vita e la morte. Una volta uscito dal corpo, quest’ultimo, è impossibile restare vivi, a meno che non si sia un riconosciuto eroe della fede degno di venerazione, al di là di ogni confine biologico o temporale, a meno che non si sia un santo. Solo costoro infatti hanno l’insigne privilegio di ritornare alla vita...