Internazionale

La Georgia ora può scegliere

La Georgia ora può scegliereNelle strade di Tbilisi, un manifesto invita a votare per Nino Burjanadze – Reuters

Al voto Domani si sceglie il successore di Saakaashvili. C’è più pluralismo, ma anche molta più povertà. Il futuro è tutto da inventare, Russia permettendo. Ma il paese ancora si lecca le ferite delle guerre perse con Abkhazia e Ossezia del Sud

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 26 ottobre 2013
Le guerre perse con l’Abkhazia e con l’Ossezia del sud, costituiscono delle ferite tuttora aperte e rappresentano un ricordo vivo nella memoria collettiva. I rifugiati sono ancora oltre 270.000, poco meno dell’8% dell’intera popolazione. Oggi non vivono più nei campi, sono sistemati gratuitamente in case di proprietà pubblica, scuole e alberghi o in palazzi di proprietà di privati; chi sceglie di vivere da amici e parenti riceve un sostegno economico dallo Stato. Nonostante gli sf orzi e i progetti speciali la disoccupazione tra costoro resta alta, attorno al 60%. Tre anni fa la decisione di spostare gli sfollati in regioni...

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