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La Germania nazista nel romanzo bocciato dall’amico Lukács

La Germania nazista nel romanzo bocciato dall’amico LukácsAnna Seghers al suo rientro in Germania dall’esilio, nel 1947

Torna, da Superbeat, il romanzo «La settima croce» Ebrea tedesca iscritta al KPD, Anna Seghers pubblicò in esilio il suo capolavoro: troppo psicologico e naturalista per il grande critico ungherese

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 aprile 2016
Le sue ultime immagini negli anni settanta arrivavano ieratiche, glaciali e in tutto simili alle mummie che le sedevano accanto durante le adunanze ufficiali di un Partito comunista impenetrabile, quello della DDR o Repubblica Democratica Tedesca. Si stentava a immaginare che la donna dai capelli candidi, senza mai un sorriso, seduta vicino a Walter Ulbricht, fosse davvero Anna Seghers, la grande scrittrice già amica e compagna di via di Bertolt Brecht, di Hanns Eisler e György Lukács, ora invece assisa (come pure la vedeva un altro amico, Heinrich Böll) tra «falsi fratelli» e cosiddetti compagni, per giunta da decenni firmataria...

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