Europa
La Germania schiera l’esercito, ma la porta resta «aperta»
Dopo Monaco Poche concessioni all’allarme-migranti, la cancelliera tiene il punto. Anche perché elettoralmente paga. Nel piano del governo espulsioni più facili e militari pronti a intervenire "solo in casi eccezionali"
Dopo Monaco Poche concessioni all’allarme-migranti, la cancelliera tiene il punto. Anche perché elettoralmente paga. Nel piano del governo espulsioni più facili e militari pronti a intervenire "solo in casi eccezionali"
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 29 luglio 2016
Sebastiano CanettaBERLINO
Nessuna chiusura della “porta aperta” ai rifugiati, come chiedevano i bavaresi della Csu. Zero leggi speciali, come pretendeva la destra di Afd. E niente conferma sulla sua ricandidatura nel 2017, attesa da una parte della Cdu e dall’intera Spd. Unica concessione all’emergenza-attentati della cancelliera Angela Merkel, il nuovo pacchetto-sicurezza con l’integrazione dell’esercito nella lotta al terrorismo. Perfino dopo l’ondata di attacchi che ha colpito la Germania “Mutti” resta immobile e tiene il punto. Proprio come il consenso alla sua politica, che resta esattamente quello di prima degli attentati. Per questo Merkel concede appena qualche virgola ad alleati e avversari. «La...