Internazionale
La Giordania sul filo del rasoio
Stato Islamico Gli analisti prevedono che, passato lo sdegno per l'esecuzione del pilota Muaz al Kassasbeh, il paese si spaccherà in due. Da una parte coloro che vogliono più raid aerei contro il Califfato e dall'altra quelli che, al contrario, chiedono l'uscita del Paese dalla Coalizione anti-Isis guidata dagli Usa
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2015/02/04/05desk manif pilota giordania 2 – Lapresse/Reuters
Stato Islamico Gli analisti prevedono che, passato lo sdegno per l'esecuzione del pilota Muaz al Kassasbeh, il paese si spaccherà in due. Da una parte coloro che vogliono più raid aerei contro il Califfato e dall'altra quelli che, al contrario, chiedono l'uscita del Paese dalla Coalizione anti-Isis guidata dagli Usa
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 5 febbraio 2015
Il premier giordano Abdullah Ensour ieri ha ribadito la validità della scelta fatta dal regno hashemita di partecipare alla campagna aerea della Coalizione anti-Isis guidata dagli Stati Uniti. «Il crimine commesso (l’esecuzione del pilota Muaz al Kassasbeh da parte dell’Isis, ndr) dice con chiarezza che la Giordania ha avuto ragione a prendere parte alla guerra contro il terrorismo e le organizzazioni terroristiche, perché è la nostra guerra, la guerra degli arabi e dei musulmani prima ancora che dell’Occidente», ha proclamato Ensour. Poco prima erano stati impiccati i due “terroristi” Sajeda al Rishawi e Ziad al Karbouli per assecondare il desiderio...