Internazionale

La giustizia climatica non può attendere

La giustizia climatica non può attendereL’abbattimento del nastro trasportatore nella dismessa miniera di carbone di Cottbus, in Lusazia, controllata dalla compagnia svedese Vattenfall – Patrick Pleul/AP

Intervista a Dorothee Häussermann L’attivista tedesca spiega perché la disobbedienza civile è l’unica arma che abbiamo per fermare il consumo di combustibili fossili. «C’è un enorme lavoro da fare per riorganizzare radicalmente la nostra vita quotidiana e oggi abbiamo la tecnologia per farlo. Bisogna politicizzare il senso comune. Chi punta sul carbone sappia che saremo un costo altissimo per il suo investimento»

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 29 settembre 2016
Lo scorso luglio è stato il mese più caldo di sempre. Le temperature medie mondiali continuano a salire. Sono 360 ormai i mesi consecutivi con una temperatura più alta rispetto a quella media registrata durante tutto il secolo scorso. 360 mesi di fila, 30 anni. E il 2016 si preannuncia già come l’anno che batterà ogni record. Se dai protocolli di Kyoto agli accordi di Parigi qualche passo in avanti è pure stato fatto, la velocità del riscaldamento climatico e soprattutto l’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera (dal 2014 siamo ben oltre la soglia dei 350 ppm, ritenuta da...

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