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La «grammatica» partigiana di Tina Costa
Il ricordo Scomparsa ieri a 94 anni, era stata prima una giovanissima staffetta partigiana e aveva partecipato poi alle lotte sociali e politiche fin dal secondo dopoguerra. Dirigente dell'Anpi, iscritta al Pci nel 1944, poi a Rifondazione Comunista. La camera ardente per Tina si terrà venerdì 22 marzo presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma
Tina Costa
Il ricordo Scomparsa ieri a 94 anni, era stata prima una giovanissima staffetta partigiana e aveva partecipato poi alle lotte sociali e politiche fin dal secondo dopoguerra. Dirigente dell'Anpi, iscritta al Pci nel 1944, poi a Rifondazione Comunista. La camera ardente per Tina si terrà venerdì 22 marzo presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 marzo 2019
Tina Costa è scomparsa ieri a 94 anni. È stata una donna che ha scelto ed è stata partigiana lungo tutto il corso della sua vita. Nata nel 1925, anno terzo della dittatura fascista, faceva parte di quella generazione che nelle intenzioni di Mussolini sarebbe stata allevata al «culto del littorio» garantendo fedeltà cieca al regime. Al contrario, come amava spesso ripetere con un sorriso vispo e beffardo, «aveva succhiato un altro latte». L’estrazione politica e sociale della sua famiglia romagnola, padre socialista, madre e fratelli comunisti, richiama quell’antifascismo della prima ora che non aspettò gli «errori in mezzo alle...