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Cinecittà story
Ri-mediamo La parabola di Cinecittà, l'indifferenza della politica e le brame dei privati su un "brand" italiano secondo solo alla Ferrari. Oggi sit-in dei lavoratori al ministero dei Beni culturali
Ri-mediamo La parabola di Cinecittà, l'indifferenza della politica e le brame dei privati su un "brand" italiano secondo solo alla Ferrari. Oggi sit-in dei lavoratori al ministero dei Beni culturali
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 19 marzo 2014
Quante volte Pietro Ingrao ha sottolineato la bella differenza che corre tra le dichiarazioni politiche belle e generose del «dì di festa» e la routine quotidiana, ben più ispida e triste. E così, mentre si sono sprecati gli elogi a Paolo Sorrentino, fresco vincitore dell’Oscar con «La grande bellezza»- corredati di impegnate promesse sul rilancio del cinema italiano- a Cinecittà crescono le erbacce. Come dicono i cultori del mercato si tratta di un «brand» secondo solo alla Ferrari nella riconoscibilità internazionale. Tuttavia, il fantastico polo produttivo di via Tuscolana, straordinaria fabbrica dell’immaginario dove con Fellini sono passati un po’ tutti,...