Internazionale
La guerra agli yazidi sul corpo delle donne
Intervista Parla Nadia Murad, candidata al Nobel per la Pace, sfuggita allo Stato Islamico: «L’Isis ci ha portato a Mosul e registrato come schiave. Abusate e picchiate ogni giorno»
Nadia Murat a Stoccarda con una donna yazida – Ansa
Intervista Parla Nadia Murad, candidata al Nobel per la Pace, sfuggita allo Stato Islamico: «L’Isis ci ha portato a Mosul e registrato come schiave. Abusate e picchiate ogni giorno»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 9 agosto 2016
Simone ZoppellaroSTOCCARDA
Nadia Murad, candidata al Nobel per la pace di etnia yazida, è in apparenza una ragazza semplice, come tante. Ma basta che inizi a raccontare di sé e del suo popolo per scoprire che ha in sé una forza straordinaria, che si esprime già nel tono della sua voce, che ha qualcosa di ieratico. La incontro subito fuori Stoccarda, dove ora vive dopo essere fuggita dallo Stato Islamico. L’intervista avviene in un condominio abitato per intero da famiglie di rifugiati, tutti yazidi come lei. Mentre parla si sentono attorno le risa di bambini che giocano in giardino e corrono allegri...