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La guerra civile all’interno dei repubblicani
Scenari A Washington si aggiustano i vetri rotti e si cerca di limitare la portata politica dell’episodio. Ma sarebbe fatale dimenticare la dimensione violenta del potere e la determinazione con cui il gangster della Casa Bianca ha cercato di mantenervisi, aiutato in questo dalla stragrande maggioranza dei repubblicani
Un supporter di Trump durante le protese del 6 gennaio 2021 – Ap
Scenari A Washington si aggiustano i vetri rotti e si cerca di limitare la portata politica dell’episodio. Ma sarebbe fatale dimenticare la dimensione violenta del potere e la determinazione con cui il gangster della Casa Bianca ha cercato di mantenervisi, aiutato in questo dalla stragrande maggioranza dei repubblicani
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 8 gennaio 2021
E adesso? Il 6 gennaio abbiamo visto un assalto postmoderno al potere, uno spettacolo violento e buffonesco che non avveniva a Disneyland, capitale mondiale dell’intrattenimento, ma a Washington, mentre il mondo intero restava incollato agli schermi che trasmettevano le immagini in diretta. Ed erano immagini più rivelatrici delle decine di libri su Trump scritti negli ultimi quattro anni. Per esempio, c’era tizio travestito da sciamano Sioux, con due corna sulla testa, però la faccia non era dipinta con i colori di guerra dei nativi americani ma con il bianco-rosso-blu della bandiera a stelle e strisce. Si trattava di tale Jake...