Politica

La guerra degli applausi

La guerra degli applausiL'aula della camera applaude dopo l'elezione di Sergio Mattarella

L'elezione nell'aula Nel segreto del seggio, tutti vogliono il loro pezzetto di vittoria. Trecento schede segnate e franchi tiratori che già hanno voglia di farsi riconoscere. Braccia al cielo, lacrime e risate: chi più esulta segnala di non essere stato sconfitto

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 1 gennaio 2015
Chi applaude di più? Nell’emiciclo di Montecitorio la scena è quella di tutte le elezioni presidenziali. C’è il deputato fanatico che conta i voti mano a mano che la presidente della camera li scrutina ad alta voce; attorno si radunano colleghi, qualcuno si informa, scuote la testa, se ne va. Qualcun altro si affida all’iPad e aggiorna di continuo. Chi invece deve controllare le schede segnate non ha alternative alla bassa tecnologia: carta penna e orecchie tese. Perché ci sono molti motivi per votare Sergio Mattarella, e altrettante modalità per farlo facendosi riconoscere. Trecento voti segnati su 665 che eleggono...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi