Politica

La guerra delle mascherine tra diplomazia e politica

La guerra delle mascherine tra diplomazia e politica

Dispositivi individuali di protezione Il ministero degli esteri in campo per recuperare i ritardi italiani. In settimana arrivano i primi sei milioni, dalla Cina ma anche dall'Egitto e dall'India. Salvini e Renzi chiedono al governo di riferire in aula

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 marzo 2020
Arrivano tre milioni di mascherine. Dall’Egitto, dalla Cina, dall’India e dalla Russia. Se ne sono dovuti occupare il ministero degli esteri, le ambasciate, l’aeronautica militare. Nell’emergenza mondiale questi dispositivi di protezione individuale (Dpi), tessuto ed elastici da pochi euro (un tempo), sono diventati bene strategico. Scatenando una concorrenza tra stati che neanche il litio o il cobalto. L’Italia è partita male, senza scorte e perdendo il tempo sui primi ordinativi, all’emergere dell’epidemia. Le conseguenze le stiamo vendendo nelle corsie degli ospedali dove il personale sanitario non è sufficientemente protetto, e si contagia, ma anche nelle fabbriche dove si dovrebbe lavorare...

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