Visioni

La guerra di Michael Moore

La guerra di Michael Moore

Cinema «Where to Invade Next», il nuovo film presentato al NY Film Festival, racconta gli Usa nella lente dell’Europa. Un’invasione pacifica per portare a casa le idee migliori degli altri su sanità, istruzione, stato sociale. «I candidati repubblicani sono l’ultima cosa di cui preoccuparsi. La nostra America sono i giovani, le donne, gli african american, il Paese dei bianchi arrabbiati sta morendo»

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 4 ottobre 2015
Italia, Francia, Finlandia, Norvegia, Germania, Portogallo, Slovenia, Tunisia … Il nuovo film di Michael Moore, Where to Invade Next ha la scala di un gran tour ottocentesco e, con il regista di Flint spesso inquadrato sulla prua di una nave, avvinghiato a una bandiera a stelle e strisce, riporta alla memoria uno dei capolavori di Mark Twain, Innocents Abroad, or The New Pilgrim’s Progress (1869). Solo che, diversamente dal libro di Twain, l’oggetto della satira di Moore, non sono i paesi e gli abitanti del Vecchio Mondo, bensì gli Usa. «Volevo raccontare una storia sull’America senza girare un solo fotogramma...

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