Cultura

La guerra di Paša, un uomo senza qualità in Donbass

La guerra di Paša, un uomo senza qualità in Donbass

Narrativa «Il convitto» di Serhij Žadan, per Voland, ultimo capitolo della «trilogia della frontiera» inaugurata dallo scrittore e musicista underground ucraino con «La Strada del Donbass» e proseguita con la raccolta di racconti «Mesopotamia»

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 12 febbraio 2021
Ogni comunità letteraria ha le sue icone, i suoi missionari. È un destino che in Italia conosciamo bene, a lungo impegnati con la questione dello scrittore attivista, alla bisogna santo o peccatore. In Ucraina tale sorte è ormai appannaggio di Serhij Žadan, scrittore e musicista underground. È del 2016 la traduzione italiana del suo romanzo più noto, La Strada del Donbass, seguito due anni dopo dai racconti di Mesopotamia. A chiudere il trittico è Il convitto (Voland, pp. 320, euro 17, traduzione di Giovanna Brogi e Mariana Prokopovyc), ultimo atto di una trilogia della frontiera, per dirla alla Cormac McCarthy,...

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