Internazionale
La guerra dipende da Obama
Siria Gli Stati Uniti sono sotto pressione di chi vuole l'imposizione di una "no-fly zone". Torna il pretesto dell'uso delle armi chimiche da parte del regime di Assad. Mancano ancora le prove
Un presunto ferito nell'attacco "chimico" che sarebbe avvenuto lo scorso 19 marzo ad Aleppo – Reuters
Siria Gli Stati Uniti sono sotto pressione di chi vuole l'imposizione di una "no-fly zone". Torna il pretesto dell'uso delle armi chimiche da parte del regime di Assad. Mancano ancora le prove
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 27 aprile 2013
Una buona parte di ciò che accadrà in Siria nelle prossime settimane è nelle mani di Barack Obama. La questione del presunto uso di gas nervino Sarin da parte delle forze governative siriane contro i ribelli, potrebbe spingere Barack Obama ad ordinare il secondo intervento militare Usa della sua presidenza contro un Paese arabo, dopo quello libico di due anni fa. Il presidente americano esita, almeno in apparenza. «Tutte le opzioni sono sul tavolo…tra queste la forza militare è compresa, ma non è la sola», ha precisato ieri il portavoce della Casa Bianca Jay Carney. L’Amministrazione però è sotto pressione....