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La guerra globale contro le donne

La guerra globale contro le donneDonne protestano a Colonia – AP

Colonia Di certo l’obiettivo dell’attacco era accrescere la tensione tra comunità islamiche e cittadini europei. E la violenza contro le donne, la più radicale di tutte, nell’aggressione di giovani uomini immigrati o profughi, è una vera e propria sfida alla loro emancipazione. Perché il rispetto nei loro confronti viene meno quando minori sono le possibilità di frequentarle liberamente. E nella politica di accoglienza bisogna lavorare contro nuove segregazioni

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 12 gennaio 2016
Alla fine il bubbone è scoppiato («E’ bene che gli scandali avvengano»). L’aggressione contro decine e decine di donne a Colonia e in altre città, ma anche in Svizzera, Austria, Svezia e Finlandia, di folti gruppi di uomini, prevalentemente arabi, mette in evidenza le enormi difficoltà della convivenza; ora, dopo l’arrivo in Europa di un milione di profughi in un anno, molto di più che in passato. E proprio per questo mette del pari in evidenza la grande cura con cui questa difficoltà va affrontata. È un evento, questo di Colonia, che non va né sottodimensionato né sottovalutato; non solo...

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