Lavoro
Le voci sul palco di Roma: “La guerra non è la risposta”
Le voci dal palco della Fiom Isabelle Hérault, della Cgt: Hollande ci illustri le modifiche alla Costituzione. Balquisa Mayga, immigrata dal Mali: «Prima di tutto integrare chi arriva in Europa». Oslim Tanrikulu, lavoratrice curda: «Subiamo massacri. Ma quei terroristi non sono soli»
Dal palco di Unions!, la manifestazione Fiom di ieri a Roma – Attilio Cristini
Le voci dal palco della Fiom Isabelle Hérault, della Cgt: Hollande ci illustri le modifiche alla Costituzione. Balquisa Mayga, immigrata dal Mali: «Prima di tutto integrare chi arriva in Europa». Oslim Tanrikulu, lavoratrice curda: «Subiamo massacri. Ma quei terroristi non sono soli»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 22 novembre 2015
Antonio SciottoROMA
«Tante vite falciate, lutti per le nostre famiglie. Sono stati colpiti i giovani, i nostri parenti, i nostri amici e compagni nelle lotte. Uccisi nei luoghi di cultura e del tempo libero». Isabelle Hérault, sindacalista della Cgt, è venuta da Parigi con una collega per parlare alla piazza dei metalmeccanici Fiom. «Le vittime degli attentati sono di tutte le culture e di tutte le religioni». «Per cosa, per chi, a quale fine quelle stragi? – chiede la sindacalista francese – Non c’è nessuna giustificazione per quello che è successo, ma la guerra non risolve i problemi, non è la risposta....