Internazionale
La legge di Maduro contro il “bloqueo” non piace a sinistra
Venezuela Il provvedimento, approvato senza un vero dibattito, concede al presidente poteri straordinari. Può non solo di firmare nuovi accordi con imprese private nazionali e straniere, ma può anche evitare di divulgarne il contenuto
Maduro con il suo vice Tareck El Aissami a La Rinconada, lo stadio di baseball in costruzione alla periferia di Caracas – Ap
Venezuela Il provvedimento, approvato senza un vero dibattito, concede al presidente poteri straordinari. Può non solo di firmare nuovi accordi con imprese private nazionali e straniere, ma può anche evitare di divulgarne il contenuto
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 16 ottobre 2020
L’assedio a cui è sottoposto da anni il Venezuela ha prodotto, insieme alle ben nota distruzione dell’apparato produttivo, anche un’altra non meno importante conseguenza: un’involuzione – in parte comprensibile dinanzi alla gravità dell’embargo Usa ma non per questo meno preoccupante – del dibattito democratico, con conseguente erosione degli stessi ideali chavisti. A denunciarlo, di fronte all’approvazione da parte dell’Assemblea nazionale costituente (Anc) della controversa “Ley Antibloqueo”, sono diversi settori della sinistra venezuelana, tanto quelli apertamente dissidenti, quanto, sebbene in misura minore, quelli che pure continuano a sostenere il governo Maduro. Le critiche alla legge, il cui scopo è quello di...