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La legge elettorale non è tutto
Nel 1950 un politologo destinato alla celebrità, Maurice Duverger, pubblicava un libro dedicato all’influenza dei sistemi elettorali sulla vita politica. Ove riordinava qualche idea che da sempre circolava tra i […]
Nel 1950 un politologo destinato alla celebrità, Maurice Duverger, pubblicava un libro dedicato all’influenza dei sistemi elettorali sulla vita politica. Ove riordinava qualche idea che da sempre circolava tra i […]
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 26 maggio 2015
Nel 1950 un politologo destinato alla celebrità, Maurice Duverger, pubblicava un libro dedicato all’influenza dei sistemi elettorali sulla vita politica. Ove riordinava qualche idea che da sempre circolava tra i praticoni. Che la proporzionale fa crescere il numero dei partiti. Che i regimi maggioritari riducono il numero dei partiti. Che il maggioritario all’inglese riduce a due i concorrenti. Pomposamente però dava credito a simili ovvietà attribuendo loro il nome altisonante di legge. Duverger invitava invero alla cautela. Le leggi, diceva, funzionano a seconda di circostanze e contesti. Fatto sta che l’idea delle leggi ha avuto successo e che molti altri...