La lente fotografica che vince lo tsunami
Intervista Un incontro con Mayumi Suzuki nel circuito del festival FotoLeggendo a Roma. «Scattavo e nell’oscurità della notte, in piedi sulla spiaggia dove sono morte molte persone, percepivo il loro spirito. Il nero delle immagini è il collegamento con loro. In una foto c’è anche una striscia blu. Avevo preso la barca - alle due o alle tre del mattino - ero a circa 500 km al largo della mia città, quando ho notato una striscia di insetti notturni, come fossero lanterne. Ho pensato che, forse, i miei genitori erano lì, intorno a me»
Intervista Un incontro con Mayumi Suzuki nel circuito del festival FotoLeggendo a Roma. «Scattavo e nell’oscurità della notte, in piedi sulla spiaggia dove sono morte molte persone, percepivo il loro spirito. Il nero delle immagini è il collegamento con loro. In una foto c’è anche una striscia blu. Avevo preso la barca - alle due o alle tre del mattino - ero a circa 500 km al largo della mia città, quando ho notato una striscia di insetti notturni, come fossero lanterne. Ho pensato che, forse, i miei genitori erano lì, intorno a me»