Politica
La Leopolda borghese del battitore libero Renzi
Democrack La kermesse segna il tutto esaurito, ma l'orizzonte ideale si riduce alla denuncia del "governo degli incapaci" e ai comitati civici "che vanno oltre il Pd". Applausi da una platea per lo più anziana e mediamente agiata, mentre i renziani smentiscono l'ipotesi di rinviare il congresso e il progetto di un nuovo partito.
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Democrack La kermesse segna il tutto esaurito, ma l'orizzonte ideale si riduce alla denuncia del "governo degli incapaci" e ai comitati civici "che vanno oltre il Pd". Applausi da una platea per lo più anziana e mediamente agiata, mentre i renziani smentiscono l'ipotesi di rinviare il congresso e il progetto di un nuovo partito.
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 21 ottobre 2018Edizione 21.10.2018
Riccardo ChiariFIRENZE
La Leopolda è strapiena. Ma quanto può valere questo dato, al di là della riuscita della kermesse? Per la nona volta Matteo Renzi è sul palco a intervistare, polemizzare, affabulare, e condurre la narrazione con piglio da showman. Ma dall’assalto al cielo del partito prima, e del governo poi, la narrazione è passata oggi ad elencare le malefatte di un “governo di incapaci, che mette in pericolo il paese”. C’è la denuncia, manca però l’orizzonte ideale di una alternativa che convinca i milioni di italiani e italiane che nelle urne hanno abbandonato il Pd. E che non saranno certo riconquistati...