Cultura
La letteratura del controllo
Intervista Parla la scrittrice francese Cécile Coulon che, con il suo libro «La casa delle parole», uscito per Keller, ha evocato Orwell. «L'orizzonte in cui ci muoviamo oggi somiglia tanto a quello del mio romanzo»
La scrittrice Cécile Coulon
Intervista Parla la scrittrice francese Cécile Coulon che, con il suo libro «La casa delle parole», uscito per Keller, ha evocato Orwell. «L'orizzonte in cui ci muoviamo oggi somiglia tanto a quello del mio romanzo»
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 17 dicembre 2015
«Le parole del Lettore riecheggiavano, scavavano solchi nelle memorie, attaccavano timpani, nuche, braccia e gambe. Bocche e palpebre tremavano. Le bruciature interiori di ventimila persone si risvegliavano». Nel Paese senza nome descritto da Cécile Coulon è al potere evocativo dei libri che è affidato il compito di garantire l’ordine sociale attraverso letture pubbliche in cui toccanti pagine letterarie catalizzano le emozioni più inconfessabili di una popolazione altrimenti docile e sottomessa. In La casa delle parole (pp. 160, euro 14), appena pubblicato, come il precedente Il re non ha sonno, da Keller, Coulon conferma di essere non solo una delle più...