Internazionale
La lezione dell’islam in Senegal
Reportage Con l’arabo che guadagna terreno rispetto al francese, i movimenti d’ispirazione wahabita puntano su un settore chiave, un tempo dominio esclusivo della potente confraternita muride: l’istruzione scolastica
In una scuola coranica tradizionale (daara) alla periferia di Dakar, Senegal – Reuters
Reportage Con l’arabo che guadagna terreno rispetto al francese, i movimenti d’ispirazione wahabita puntano su un settore chiave, un tempo dominio esclusivo della potente confraternita muride: l’istruzione scolastica
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 giugno 2017
Elisa PelizzariSAINT-LOUIS
Politologo e arabista, docente all’università di Saint-Louis (la seconda del Senegal, con 15 mila iscritti), Bakary Sambe coordina l’Osservatorio dei radicalismi e dei conflitti religiosi in Africa (Orcra). Da anni denuncia la minaccia di estremizzazione che incombe sull’islam del suo paese, tradizionalmente legato alle confraternite mistiche (sufi), pur ricordando come, a livello internazionale, siano riconosciuti lo spirito di tolleranza e la solidità dell’ordinamento democratico locale. Già in un intervento dell’ottobre 2008, questo studioso tracciava il profilo di un processo dal quale emergeva come i movimenti d’ispirazione wahabita, propugnatori di una marcata de-laicizzazione della società (la fede musulmana ha una lunga...