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La lezione di Eco contro l’agenda dettata da Salvini
A reti unificate Salvini, Di Maio, poi ancora Salvini. Una comunicazione di governo estrema, ossessiva, con Salvini a recitare la parte del protagonista assoluto. Più che a Renzi il pensiero corre a Berlusconi, […]
A reti unificate Salvini, Di Maio, poi ancora Salvini. Una comunicazione di governo estrema, ossessiva, con Salvini a recitare la parte del protagonista assoluto. Più che a Renzi il pensiero corre a Berlusconi, […]
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 22 gennaio 2019
Salvini, Di Maio, poi ancora Salvini. Una comunicazione di governo estrema, ossessiva, con Salvini a recitare la parte del protagonista assoluto. Più che a Renzi il pensiero corre a Berlusconi, agli anni del ’regime’ durante il suo secondo governo. Anche allora, come adesso, l’opposizione in Parlamento era attonita e muta, solo grazie a Moretti e ai girotondi partì una scossa salutare. Anche allora, come adesso, il leader passava di provocazione in provocazione, stava in tv, dettava l’agenda, faceva la vittima, amava presentarsi come perseguitato, dai ‘comunisti’, dai giudici, dagli uomini di cultura. Di quel Berlusconi Salvini ha raccolto la lezione...