Europa
La lezione «gramsciana» della Linke
Lasciamo volentieri alle chiacchiere dei «dirigenti» del nostrano partito democratico l’interpretazione dei risultati dei socialdemocratici tedeschi. Le riflessioni sulla sconfitta dovuta alla «separazione tra ruolo di candidato premier e segretario […]
Lasciamo volentieri alle chiacchiere dei «dirigenti» del nostrano partito democratico l’interpretazione dei risultati dei socialdemocratici tedeschi. Le riflessioni sulla sconfitta dovuta alla «separazione tra ruolo di candidato premier e segretario […]
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 2 ottobre 2013
Lasciamo volentieri alle chiacchiere dei «dirigenti» del nostrano partito democratico l’interpretazione dei risultati dei socialdemocratici tedeschi. Le riflessioni sulla sconfitta dovuta alla «separazione tra ruolo di candidato premier e segretario del partito» dicono tutto del livello desolante del «dibattito» all’interno della principale forza politica italiana: la profondità di pensiero è a misura di tweet. Meglio cercare di capire quale indicazione si può trarre per tutto ciò che sta a sinistra del Pd dalla più che dignitosa performance della Linke, analoga al massimo risultato storico di Rifondazione nel 1996. Un’era geologica fa, da cui ci separano una serie interminabile di scissioni...