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La libertà di espressione negata in fabbrica

Nei molti appelli di solidarietà con i lavoratori licenziati si è voluto difendere la nostra Costituzione

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 28 settembre 2016
Con una sentenza che rovescia il precedente pronunciamento del giudice del lavoro di Nola, la Corte d’Appello del tribunale di Napoli ha dichiarando illegittimo il licenziamento dei cinque operai cassintegrati della Fiat di Pomigliano che il 5 giugno 2014 misero in scena l’impiccagione di un fantoccio raffigurante Sergio Marchionne davanti ai cancelli del centro logistico di Nola. Solo tre giorni prima si era suicidata l’operaia cassintegrata Maria Baratto squarciandosi il ventre con un coltello, e tre mesi prima Giuseppe De Crescenzo, in cassa integrazione da 5 anni, era stato trovato impiccato nella sua abitazione. Questa volta però a suicidarsi non...

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